Cefalea

La Cefalea è un termine generico indicativo di un dolore avvertito in corrispondenza del cranio, qualunque ne siano le cause, l'intensità e le caratteristiche. La sua insorgenza è associata alla stimolazione delle terminazioni nervose dolorifiche del cranio, che sono situate in corrispondenza dei tessuti molli extracranici (cute, muscoli, arterie, occhio, orecchio e cavità nasali) ed in strutture intracraniche (seni venosi e loro vene tributarie, osso, arterie cerebrali, nervi trigemino, vago e glossofaringeo).
Eventi meccanici, come una dilatazione dei vasi arteriosi o come un'infiammazione che interessa nervi o muscoli, possono avere  una forte influenza sull'attivazione di questi recettori. Il dolore causato da questo disturbo può comparire in varie forme (senso di pesantezza, cerchio che stringe la testa o come pesantezza agli occhi..) e può presentarsi con attacchi isolati ricorrenti o con dolore cronico continuo.
Le cefalee di tipo primario, sono tre:
  1. L'emicrania: caratterizzata da dolore pulsante che colpisce un lato della testa
  2. La cefalea tensiva: caratterizzata dalla presenza di dolore acuto sui muscoli del capo, del collo e delle spalle
  3. La cefalea a grappolo: nella quale il dolore è molto intenso che può insorgere anche di notte o ad orari fissi durante il giorno.
Le cefalee secondarie, invece, dipendono da altre patologie, quali glaucomi, ipertensione endocranica, ematomi; mentre il fattore scatenante l'emicrania è l'eccessiva stimolazione del nervo trigemino, responsabile dell'innervazione dei vasi sanguigni intracranici, a cui consegue il cambiamento interno del sistema vascolare, nel caso delle cefalee tensive a ciò si aggiunge anche l’interessamento della muscolatura cervicale.

Punto di vista osteopatico

Davide Magri osteopata D.O.m.R.O.I. presso lo Studio Osteopatico MDO di Modena interviene nel trattamento di tale patologia, in quanto ha l’intento di ridurre buona parte degli stimoli irritativi, responsabili della sensazione di dolore.
Nello specifico si ha la possibilità di:
  • ridurre le tensioni intracraniche liberando le suture craniali dando maggior agio alle strutture vascolo-nervose
  • riequilibrare i diaframmi del corpo che rappresentano strutture cardine nella distribuzione delle pressioni all'interno delle cavità corporee
  • dare libertà all’asse cranio-sacrale attraverso le articolazioni sacro-iliache, migliorando la circolazione venosa intracranica
  • ridurre le tensioni muscolari a livello cervicale, attuando una detensione dei tessuti molli.
Inoltre lo studio e la conoscenza dell'anatomia e della fisiopatologia, l'utilizzo di metodologie manuali di valutazione e terapia, offrono all'osteopata la capacità di poter relazionare la cefalea ad alcune problematiche di tipo viscerale; in particolare l’anatomia del bacino femminile in relazione con la meccanica del pavimento pelvico e dei visceri in esso contenuti, nonché l'asse ormonale esistente tra ipotalamo-ipofisi-utero-ovaio è un esempio significativo di questa interrelazione tra sistema muscolo-scheletrico e viscerale.


Davide Magri D.O.m.R.O.I.